Il giorno 24 marzo u.s., al tavolo nazionale, abbiamo parlato di due importanti argomenti: la stabilizzazione dei distaccati e la presentazione del POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile).
Per quanto riguarda il primo punto l’Amministrazione ha proposto, in linea con quanto fatto negli anni precedenti, di stabilizzare i colleghi, distaccati in sedi diverse da quelle di organica appartenenza, con decorrenza antecedente al 1° aprile 2018.
La platea dei potenziali interessati sarebbe composta da 493 colleghi, molti dei quali (350) però, nel 2020, pur avendo già i requisiti per potersi stabilizzare, non presentarono domanda. Se confermata tale scelta, la platea dei colleghi da distaccare corrisponderebbe a circa 150 unità.
Come CISL FP abbiamo chiesto all’Amministrazione di valutare la possibilità di allargare tale platea, coinvolgendo anche quei colleghi distaccati più di recente.
Tale scelta, oltre a consentire di stabilizzare i colleghi che lo desiderano, considerando anche il particolare momento storico, permetterebbe di anticipare parte della mobilità che comunque riteniamo necessaria prima di procedere alle nuove assunzioni.
Sul punto l’Amministrazione si è riservata di darci un riscontro a breve.
Per quanto riguardo il POLA invece, è necessario fare un breve richiamo a quanto previsto dalla norma.
L’art. 263 del DL 34 del 2020, convertito con modifiche dall’art. 1 comma 1 della legge 77/2020 stabilisce che: “… le Amministrazioni pubbliche redigono, sentite le OO.SS., il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), quale sezione del Piano della performance, in modo che almeno il 60% dei dipendenti che svolgono attività delocalizzabili possa avvalersi del lavoro agile. Il POLA definisce le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti. …”
Sostanzialmente, per poter continuare a svolgere il lavoro agile con le percentuali attuali, anche dopo il periodo emergenziale, le Amministrazioni non possono prescindere dall’effettuazione di una analisi organizzativa delle condizioni necessarie all’abilitazione a tale modalità lavorativa e alla adozione delle iniziative minime necessarie.
A scanso di equivoci dunque, il POLA nulla ha a che vedere con il disciplinare sottoscritto il 17 settembre scorso in quanto, come detto, ha tutt’altro scopo.
Chiarito cos’è il POLA e premesso che la bozza ci è stata recapitata solo la mattina dell’incontro e quindi sarà necessario un approfondimento, al tavolo abbiamo comunque sottolineato alcune criticità legate al lavoro agile, in particolare:
ROTAZIONE NEGLI UFFICI
Sebbene la direttiva di agosto 2020 rassicura che oltre il 70% delle lavorazioni possono essere smartabili, tale facoltà viene preclusa ad alcuni colleghi, vista la seria carenza di Organico degli Uffici, che, nei fatti, impedisce la rotazione. Ci riferiamo ai colleghi dei F.O. che, anche oggi, in un’Italia prevalentemente “rossa”, sono costretti a servire contribuenti per servizi “differibili”. O a quegli altri colleghi, con i figli in DAD, ai quali è negata la possibilità di astenersi dai rientri in presenza vista la carenza di Organico.
PERMESSI ORARI, RISTORI
Come CISL FP abbiamo ricordato ad Agenzia l’impegno che aveva assunto circa la regolamentazione dei permessi orari (visto soprattutto l’ultimo parere Aran) e dei ristori economici ai lavoratori in SW, di cui all’art. 1, co. 870 Legge 178/2020.
Attendiamo risposte urgenti!
SERVIZI ALL’UTENZA
Nel POLA è stata giustamente sottolineata la necessità di incrementare ulteriormente la digitalizzazione, in modo da migliorare e aumentare i servizi da remoto, cosa che l’Agenzia nel ultimo anno ha fatto.
Ricordiamo ancora le file dei contribuenti attorno ai nostri Uffici, balzate agli onori della cronaca, proprio un anno fa.
Peccato però che l’Agenzia non ha ritenuto di coinvolgere alcuna OO.SS. come invece sarebbe obbligata a fare (art. 7 c. 6 lett. v – CCNL). Non siamo stati coinvolti ad esempio quando sono stati attivati il call back o lo sportello virtuale.
LOGISTICA
La previsione di poter rivedere gli spazi, una volta che il lavoro agile sarà a regime apre a scenari nuovi. Gli spazi potrebbero essere rivisti pensando al benessere organizzativo, alla sostenibilità ambientale e al nuovo modo di lavorare consentito anche dallo sviluppo tecnologico. Di contro la possibile chiusura di Uffici ci preoccupa e non poco, per questo come CISL FP abbiamo chiesto di essere coinvolti fin da ora sulla futura riorganizzazione.
Per questo sarà necessario attivare tutti gli istituti già previsti contrattualmente, vedi l’Organismo Paritetico per l’innovazione ma anche dare seguito al Patto che CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto con il Governo e riportare alla piena contrattazione tutte quelle materie, compreso il lavoro agile che ad oggi vi sono sottratte.
A margine dell’incontro, il Capo del Personale ha riferito di essere pronto a pubblicare il concorso per 1200 funzionari ma di essere in attesa che la Funzione Pubblica comunichi le modalità di espletamento della prova, nel rispetto dei requisiti di sicurezza.
L’Agenzia ci convocherà a breve circa la procedura di mobilità nazionale.
Vi terremo aggiornati.
Il Coordinamento Nazionale