Roma, 10 maggio – “Il 22 marzo il vice Ministro Sisto si era impegnato a convocare i sindacati, subito dopo Pasqua, per iniziare un confronto serrato al fine di recuperare i ritardi cagionati dal precedente governo e chiudere gli accordi in favore del personale di tutti i dipartimenti della Giustizia. Purtroppo prima abbiamo ricevuto una convocazione solo per il 10 maggio, poi un ulteriore rinvio al 30 maggio. I vertici del Ministero della Giustizia risultano, allo stato, inaffidabili come quelli precedenti”. Ad affermarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa dopo esser venuti a conoscenza della circostanza dell’ennesimo rinvio della convocazione.
“In conseguenza di questo comportamento irriguardoso – si legge nella nota – i lavoratori non hanno ancora oggi la possibilità di ricevere le spettanze del fondo risorse decentrate del 2019 (archivi notarili), del 2020, del 2021 e del 2022, di conoscere cosa viene proposto per il 2023 e di vedere esigibile il nuovo ordinamento professionale con la definizione delle famiglie professionali, che da contratto dovevano essere definite entro il 31 ottobre 2022”.
“Non possiamo tollerare ulteriori ritardi e siamo pronti ad intraprendere nuovamente iniziative di lotta se il Ministero continuerà a non avere alcun rispetto dei propri dipendenti”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa.