I 24 miliardi di cui si compone la Manovra, 16 dei quali in deficit, a cui si aggiungono 4 miliardi del Decreto Fiscale, da soli non sono sufficienti a dare uno sprone espansivo alla politica di sviluppo nazionale. L’ambizione anticiclica, almeno per il 2024, resta quasi esclusivamente legata al completo utilizzo delle nuove tranche del Pnrr, in merito al quale la Cisl ha il dovere di incalzare ad ogni livello le istituzioni per accelerare la piena messa a terra dei progetti.
Va tuttavia evidenziato come gran parte delle dotazioni della Manovra siano focalizzate su interventi di coesione e sostegno dei redditi di lavoratori, pensionati e famiglie. Misure che rispondono alle priorità avanzate dalla Cisl nell’Agenda Sociale, durante la mobilitazione di aprile e maggio, nelle manifestazioni e le iniziative nazionali, ai tavoli di negoziato a Palazzo Chigi e con i Ministri del Governo.
Il giudizio complessivo della Cisl sul DDL Bilancio 2024 è articolato, e si misura con molte e importanti luci e alcune ombre.
COSA ABBIAMO CONQUISTATO
Lavoro. Cuneo contributivo: 10 miliardi per la proroga del taglio ai redditi medio-bassi da lavoro su tutto il 2024
Riduzione Irpef: scende dal 25% al 23% l’aliquota per i redditi tra i 15-28mila€
No tax area: per lavoratori dipendenti sale a 8.500 euro.
Fringe benefit: si alza da 256 a 1.000€ la soglia di detassazione per chi non ha carichi familiari
Contrattazione: confermata la detassazione al 5% sui frutti degli accordi decentrati
Tutele sociali: risorse confermate per gli ammortizzatori, estese e rese strutturali le garanzie dell’Iscro per i lavoratori autonomi
Pubblica amministrazione e sanità. Risorse aggiuntive: si sbloccano 8 miliardi complessivi sul 2024 e si riavvia la stagione contrattuale
Rinnovi CCNL pubblici: 5 miliardi nel pubblico impiego nel 2024 e 5 miliardi nel 2025 per rinnovare i CCNL pubblici, 2 miliardi entro dicembre in busta paga dei lavoratori pubblici per compensare la vacanza contrattuale
Sistema Sanità: 3 miliardi per il rinnovo 2022/2024 e il potenziamento del Fondo sanitario nazionale. Incentivi su detassazione straordinari e premi obiettivo per abbattere liste d’attesa
Conguaglio 2023: anticipo della perequazione entro dicembre
Pensione contributiva: il vincolo per la pensione di vecchiaia a 67 anni viene ridotto da 1,5 a 1 volta l’assegno sociale
Pensioni. Adeguamento inflazione: indicizzazione piena fino a quattro volte il trattamento minimo, incremento straordinario per pensioni minime
Famiglia e natalità. Super-deduzione: a favore di chi assume madri, under 30, percettori di Adi e fragili
Congedi parentali: 30 giorni aggiuntivi retribuiti al 60%
Asili nido: sostegni economici per chi ha almeno due figli
Sostegno all’occupazione femminile: contribuzione lavoro a carico dello Stato per chi ha tre o più figli
Investimenti. Ponte sullo Stretto: stanziati 780 milioni per l’avvio dei cantieri
Reshoring: incentivi per il rientro e l’investimento dei capitali dirottati all’estero
Industria: rifinanziati Contratti di Sviluppo e nuova Sabatini
COSA VA CAMBIATO
Superare la Legge Fornero: rimuovere le penalizzazioni su quota 103 e quelle sulle rendite pensionistiche retributive di insegnanti d’asilo e scuole elementari parificate, lavoratori degli enti locali, operatori sanitari, ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari. Introdurre una pensione di garanzia per i giovani, nuove misure di flessibilità in uscita dal Mdl, rafforzare ed allargare Ape Sociale, risolvere vertenza Opzione Donna. No all’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva a tre volte l’assegno sociale. Piena rivalutazione di tutte le pensioni ed estensione delle 14me mensilità. Sostenere e incentivare l’adesione per la previdenza complementare
Politiche sociali: più risorse a sostegno della disabilità e della povertà. Finanziare la legge sulla non autosufficienza per supportare anziani, famiglie e persone fragili
Fisco: azzerare la tassazione sulla contrattazione decentrata da estendere ai settori pubblici, rendere permanente il taglio del cuneo contributivo, detassare subito le tredicesime da lavoro e pensione in modo proporzionale al reddito
Sanità: sbloccare assunzioni di medici, infermieri, personale socio-sanitario; investire sulla medicina territoriale, azzerare le liste di attesa, garantire il diritto alla salute e prestazioni sanitarie e sociali in ogni territorio
Pubblico impiego: incrementare le risorse per Scuola, Enti Locali, Ricerca, Università e sbloccare le assunzioni stabilizzando il precariato storico.
Negoziare un NUOVO PATTO SOCIALE
Continua e si intensifica il pressing sindacale su Governo e Parlamento per migliorare i contenuti della Legge di Bilancio e negoziare un nuovo Patto sociale che sostenga crescita economica e riforme, produttività e investimenti accelerando la messa a terra partecipata del PNRR, rilanciando qualità e quantità dell’occupazione, stabilità del lavoro, formazione e politiche attive, innalzando
salari e pensioni attraverso una nuova politica dei redditi, garantendo sicurezza nei luoghi di lavoro, realizzando adeguate politiche industriali,
infrastrutture materiali, digitali e sociali, riscatto del Sud, partecipazione dei lavoratori alle decisioni e ai profitti d’impresa.
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