mercoledì, Novembre 20, 2024

Passaggi di Area

Oggi abbiamo avuto il primo incontro con l’Amministrazione sui passaggi tra le aree, preliminarmente come CISL abbiamo segnalato al direttore Egidi il grave episodio accaduto ad alcuni colleghi della DR Veneto, aggrediti da alcuni manifestanti.

Nell’evidenziare la gravità dell’accaduto abbiamo sollecitato l’Amministrazione a mettere in campo tutte le misure necessarie per la tutela e la sicurezza dei colleghi, soprattutto in previsione del prossimo invio ai contribuenti degli avvisi di pagamento.

Prima di riportarvi le notizie dell’incontro facciamo un breve excursus sulla normativa che regolamenta i passaggi tra le aree:

L’art. 62, comma 1, del D. Lgs. n. 150/2009, (Riforma Brunetta) prevede che le progressioni fra le aree avvengano tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilità per l’Amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso.

Con il decreto c.d. Madia e successive modifiche (art. 22, comma 15 del D. Lgs. 25 maggio 2017, n. 75 e art. 1 del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162) si apre una finestra temporale limitata fino al 2022 in cui le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 30 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria.

Una volta delineato il quadro normativo è facile evincere che ci sono alcuni paletti molto stringenti ma veniamo all’incontro di oggi: l’Amministrazione ci ha illustrato alcuni dati da cui poter partire, intanto i posti messi a concorso potranno essere 700 che in riferimento al fabbisogno assunzionale di Agenzia corrispondono a circa il 28%, una percentuale in linea con il tetto massimo del 30%.

Riguardo ai titoli di studio invece si rimanda a quanto disposto per l’accesso dall’esterno, sostanzialmente, Laurea vecchio ordinamento, Laurea triennale e Laurea Magistrale, così come disciplinato dall’art. 3 del Decreto MIUR 270/2004.

Nel nostro intervento abbiamo fatto presente dell’esigenza di dare la possibilità a quanti più colleghi di poter passare di area, pur nel rispetto della normativa vigente, abbiamo tanti colleghi che pur possedendo tutti i requisiti richiesti attendono da circa dieci anni tale possibilità.

Sui titoli da possedere abbiamo fatto presente che il mondo Agenzia è assai variegato, e che quindi, pur nel rispetto della norma circa il possesso dei titoli di studio previsti per l’accesso dall’esterno, c’è necessità di prevedere tutte le Lauree propedeutiche all’attività di funzionario presso Agenzia. Pensiamo, ad esempio, alla platea dell’ex Territorio.

Nelle prossime riunioni sul tema dovremo discutere anche del come si faranno tali selezioni, sui tempi del bando l’Amministrazione spera si riesca in tempi brevi, tutto dipenderà anche dall’approvazione del piano sul fabbisogno assunzionale.

Come sempre vi terremo aggiornati.

Il Coordinamento Nazionale

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