Roma, 20 febbraio 2024 – “Lo sciopero di oggi è stato un grande successo. Lavoratori e lavoratrici sono scesi in piazza in tutta Italia per chiedere più diritti e più attenzione al tema dell’abitare sociale, ancor più prioritario in un momento in cui i fragili sono sempre più fragili. Siamo scesi in piazza per chiedere il rinnovo del contratto 2022-2024 Federcasa e che sia garantita la professionalità di lavoratrici e lavoratori, impegnati quotidianamente a offrire soluzioni abitative alle persone in condizione di fragilità. E’ fondamentale ricordare che il patrimonio abitativo italiano destinato all’edilizia pubblica è solo il 4% (tra i più bassi d’Europa). Il sistema Federcasa gestisce circa 800mila alloggi e si stima ci siano 600mila domande inevase di famiglie che avrebbero bisogno di un alloggio e non lo ricevono. La spesa sociale per la casa in Italia è tra le più basse d’Europa (0,5% del Pil). In tempi di inflazione galoppante e aumento delle disuguaglianze, appare ancora più miope l’atteggiamento di chiusura della parte datoriale”.
Lo scrivono in una nota Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl a seguito del presìdio, a Roma, promosso in occasione dello sciopero nazionale che ha visto un ampio calendario di manifestazioni regionali articolato su tutto il territorio nazionale, con presìdi anche in Trentino, Liguria, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Molise.
“In un contesto sociale in cui 989mila famiglie in povertà assoluta (il 45% del totale) sono in affitto, l’80% degli sfratti sono dovuti a morosità e il Governo non ha rifinanziato il fondo affitto e il Fondo morosità incolpevole – si legge ancora nella nota -. A Federcasa chiediamo risposte concrete ed adeguate per lavoratrici e lavoratori – affermano ancora i sindacati -: servono sia un incremento economico che tuteli i salari che un riconoscimento degli arretrati adeguati al tempo che è già trascorso in attesa del rinnovo del Ccnl. Lavoratrici e lavoratori sono in sofferenza e noi siamo con determinazione al loro fianco nella difesa dei loro diritti”. In numerose regioni le delegazioni di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sono state ricevute dagli assessori regionali competenti ai quali i sindacati hanno chiesto di sensibilizzare la Conferenza Stato Regioni sul tema.